Telefonandogli, un giorno, a Giordani rispose la moglie, signora
Elna, adoratissima da lui. Rispose gentilmente dicendo che
attendeva il marito nonostante la grande nebbia che avvolgeva
Torino, di ritorno da un viaggio in Norvegia dove si era recato
a trovare la Regina. Giordani chiese preoccupato: “Come può
guidare l’aereo con tanta nebbia?” Ridendo la signora rispose.
“Senz’altro ci riesce con la vista della sua mente”. A 91 anni,
morta la moglie, dal grande dispiacere ne segui la medesima
sorte lasciandosi man mano morire. I poteri o possibilità di
Gustavo Adolfo Rol, la sua immensa cultura, la sua
disponibilità, il suo savoir faire, la sua umanità, le sue
profezie da veggente sono ormai nella storia del tempo oltre
ogni credo religioso, oltre ogni sapere scientifico, oltre ogni
incredulità e scetticismo come icona delle possibilità di cui
potrebbe usufruire mentalmente l’uomo se al dato scientifico
affinasse “i poteri”che ne sono insiti. Un ultimo accenno al
fatto che Rol raccontasse simpatici aneddoti e sorridendo dentro
di se raccontasse barzellette come intrattenimento giocoso.
L' INCONTRO CON PADRE PIO E ALTRI MISTICI:
A San Giovanni Rotondo conobbe Padre Pio, poi santificato dal
Papa Giovanni Paolo II, Papa Woytilail grande. Lo incontrò due
volte, ne ricevette la benedizione. Quando Padre Pio appoggiò la
mano sul capo di Giordani , egli percepì non un profumo, ma un
sapore in bocca, un sapore buono, strano, che a tutt’oggi sente
ogni qualvolta rivolge il pensiero al grande Santo o quando
immagina di essere nel suo Santuario.
Quando ricevette la benedizione, accanto al Giordani c’era un
ragazzo del trentino, guarito miracolosamente da un tumore
solido al cervello, a scomparsa improvvisa del tumore stesso.
Pur essendo amante delle cose pagane di questo mondo e delle
belle donne, come il dottor Rol, nel suo credo interiore e nel
suo misticismo, la figura di San Pio gli è sempre presente
interiormente a guida, ricordandogli la passione di Cristo.
Giordani conobbe altri mistici : Padre Filippo Zamboni da
Comacchio, taumaturgo, che gli disse, stringendogli le mani tra
le sue : “ Con queste mani farai miracoli”.
Padre Filippo divenne un “amico di famiglia”, veniva a mangiare
a casa Giordani rallegrando i commensali con la sua compagnia.
Tutta la famiglia Giordani lo amò molto. Conobbe Padre Guglielmo
Gattiani di Badi, Modena, di cui si sta promovendo la causa di
beatificazione. Nella Chiesa dei padri Cappuccini di Faenza dove
già era stato Padre Filippo, benediva proprio Padre Guglielmo,
anche esorcista. Un giorno Giordani si recò alla Chiesa e
accendendo diversi ceri per i propri cari pensò di accenderne
una proprio per Padre Guglielmo augurando allo stesso, dentro di
se, rivolto all’immagine miracolosa del Cristo, in quel luogo
venerata, 110 anni di vita. Dopo essere stato ricevuto dal Padre
in udienza privata, durante il saluto di commiato Padre
Guglielmo esclamò ridendo: “ Anche a te 110 anni di vita”…..gli
aveva letto il pensiero. Questi tre Grandi.: Padre Pio, Padre
Filippo, Padre Guglielmo unitamente al dottor Rol sarebbero poi
state le fondamenta laico-mistico-religiose dell’opera di
Giordani rivolta al bene del prossimo. Altre persone che hanno
avuto una fondamentale importanza nella formazione dell’uomo
Giordani, furono Suor Erminia , esorcista a Rimini; Padre
Lorenzo, francescano in Bologna; Gina Dolores Rossi da
Consandolo Ferrara, veggente e sensitiva; Monsignor Don Angelo
Fantoni di Monte San Savino, Vergnana di Arezzo; Dottor Massimo
Inardi, grande studioso di parapsicologia.
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